BUONA LA PRIMA…“PIEGA”

La rivista LAMIERA ha pubblicato nel numero di Dicembre 2015 un approfondito articolo sulla scelta tecnologica effettuata dall’azienda “MARRONE”, specialista globale della cucina.

Riportiamo qui sotto il testo dell’articolo:

QUANDO SI PARLA DI PEZZI UNICI È INDISPENSABILE UNA GESTIONE ATTENTA E PRECISA NELLO SVILUPPO DI PRODOTTO.
MARRONE, SPECIALISTA GLOBALE DELLA CUCINA, HA DECISO DI UTILIZZARE PRESSE PIEGATRICI SAFANDARLEY, DISTRIBUITE IN ITALIA DA BETTO MACCHINE, PER LA PERSONALIZZAZIONE DEI PROPRI MONOBLOCCHI DI COTTURA, STUDIATI PER CONIUGARE FUNZIONALITÀ, TECNOLOGIA, SICUREZZA, RAZIONALIZZAZIONE DEGLI SPAZI, RISPARMIO ENERGETICO E RISPETTO PER L’AMBIENTE

Inutile negare quanto la cucina abbia in questi ultimi anni attirato su di sé un’attenzione sempre crescente. Ad alimentare questo interesse diversi programmi televisivi ma anche la semplice curiosità che ha portato a una sempre più massiva partecipazione di persone in una sorta di rito che unisce, arricchisce, aggrega, appassiona.

Marrone, specialista globale della cucina, svolge in questo ambito da anni un ruolo da protagonista, progettando e realizzando soluzioni interamente made-in-Italy, per alberghi, ristoranti, assecondando le richieste dei più noti chef, ma anche soddisfacendo le richieste sempre più numerose di clienti privati. A rendere possibile tutto questo un qualificato organico, know-how, esperienza operativa e un parco macchine evoluto e aggiornato, tra cui spiccano due nuove presse piegatrici SafanDarley, recentemente fornite da Betto Macchine di Rubano (PD). Da sempre attenta alla costante ottimizzazione di processo, lo scorso anno si è infatti deciso in Marrone di pianificare l’inserimento di due nuove macchine per la presso-piegatura dei manufatti in lamiera che compongono le unità monoblocco. Esigenze tecniche e precisi requisiti hanno guidato l’azienda di Zoppola (PN) nell’individuare la migliore soluzione tra quanto disponibile sul mercato. «Una scelta – sottolinea Fabio Rigolo, Technical Manager in Marrone – che ha messo a confronto marchi noti e meno noti nel campo della piegatura, e quanto potevano offrire in termini sia di versatilità e apertura a varie esigenze operative, per esempio di carattere software, sia dal punto di vista prestazionale e qualitativo di processo». Tutto ciò tenuto conto che la lavorazione interessa l’azienda friulana esclusivamente acciai inox di spessore variabile da 0,8 a 8 mm, con la massima precisione di piega a favore di un’ottimizzazione di processo e di una qualità estetica e funzionale del manufatto senza compromessi. Si tenga presente che il prodotto sviluppato è praticamente unico, con lotti di singoli elementi che difficilmente raggiungono la decina di unità. «Motivo per cui – aggiunge Rigolo – è stato chiesto in fase di scelta di poter avere già in prima piega la precisione e la qualità voluta in termini di tolleranza». Peculiarità, queste, pienamente corrisposte dalle presse piegatrici SafanDarley, ovvero una E-Brake 150-3100 e una H-Brake 320-5100.

La pressa piegatrice servo-idraulica SafanDarley modello H-Brake 320-5100 assicura 320 tonnellate di forza, una profondità dell’incavo di 500 mm (di serie), lunghezze utili fino a 5.100 mm.
La pressa piegatrice servo-idraulica SafanDarley modello H-Brake 320-5100 assicura 320 tonnellate di forza, una
profondità dell’incavo di 500 mm (di serie), lunghezze utili fino a 5.100 mm.

PRESSO PIEGATURA SERVO-ELETTRONICA

La E-Brake 150-3100 è una pressa piegatrice servo-elettronica, destinata a essere utilizzata nel segmento delle lavorazioni pe-
santi per forze di pressione fino a 150 tonnellate e lunghezze utili fino a 3.100 mm.
Di struttura particolarmente robusta assicura in configurazione standard un controllo numerico SafanDarley Touch Screen, assi controllati (da Cnc), corsa massima sino a 300 mm, altezza sino a 590 mm, velocità discesa/salita di 100 mm/s, velocità di piega pari a 10 mm/s (opzionale di 20 mm/s).
A garantire l’efficienza e la qualità e ripetibilità di piega sono due i sistemi adottati e collegati elettronicamente ai controlli Touch Screen. Il primo, denominato E-Bend S, è un sistema di misurazione dello spessore della lamiera installato sul riscontro sinistro con una tolleranza di ± 0,01 mm. È possibile programmare esattamente quando deve essere effettuata la misurazione, che richiede solo qualche decimo di secondo per correggere i dati di lavorazione nel software. Il sistema E-Bend M consiste invece in due sensori pneumatici su un binario, che possono essere programmati a ogni posizione desiderata. Entrambi mantengono il contatto con il foglio durante il ciclo di piega. Prima che l’angolo finale venga piegato, viene misurato il ritorno elastico del materiale. Basandosi su questo viene inserita una correzione dopo la quale viene piegato l’angolo definitivo. Efficiente ed ergonomica, la macchina è disponibile in differenti modelli personalizzabili con una vasta gamma di opzioni. «Da questo punto di vista – precisa Rigolo – i tecnici di Betto Macchine e di SafanDarley hanno saputo interpretare al meglio le nostre richieste, trasformandole in una soluzione operativa altamente efficiente e performante. Anche nei dettagli, come nel caso per esempio dell’adozione a bordo macchina di un doppio monitor nel quale far confluire dati di processo utili a ottimizzare e agevolare il lavoro del nostro operatore».

PRESSO PIEGATURA SERVO-IDRAULICA

In affiancamento alla pressa piegatrice servo-elettronica E-Brake per la lavorazione di elementi di maggiori dimensioni, Marrone ha scelto una H-Brake 320-5100, macchina servo-idraulica in grado di assicurare 320 tonnellate di forza, una profondità dell’incavo di 500 mm (di serie), lunghezze utili fino a 5.100 mm e un’altezza di 650-750 mm. Dotata anch’essa in configurazione standard di controllo numerico SafanDarley Touch Screen (e monitor aggiuntivo), assi controllati (da CNC), velocità discesa/salita di 120 mm/s e velocità di piega pari a 8 mm/s, la macchina si presenta non solo efficiente e performante, ma anche ecologica.
Se infatti nelle presse piegatrici convenzionali il motore principale funziona costantemente e quindi il consumo di energia è continuo, con questa pressa piegatrice nella versione dotata di sistema di accensione/spegnimento, è possibile ottenere non solo costi energetici ridotti, ma anche una riduzione delle emissioni di CO 2 , riduzione del rumore, meno manutenzione necessaria e durata prolungata dell’olio. «Prestazioni interessanti – prosegue Rigolo – che ci permettono di lavorare su questa macchina lamiere sempre in acciaio inox di maggiori dimensioni con la medesima qualità e ripetibilità di precisione. Anche perché la materia prima (ovvero i fogli di lamiera ndr) presenta caratteristiche strutturali e di risposta alle sollecitazioni che possono essere leggermente diverse. Diviene quindi fondamentale poter contare su macchine in grado di adeguarsi nel loro comportamento mantenendo la qualità finale del pezzo piegato». Componentistica a parte, i monoblocchi progettati e realizzati in Marrone sono costituiti per circa il 90% da lamiera lavorata. La fase di pressopiegatura, seppur ricoprendo in termini assoluti una piccola parte del processo, al tempo stesso si rivela di estrema importanza e criticità dal punto di vista estetico, oltre che funzionale. «Ottenere pieghe precise – osserva sempre Rigolo – significa agevolare le fasi successive di eventuale saldatura, assemblaggio, salvaguardando il rispetto delle specifiche previste per ogni tipologia di monoblocco». Monoblocchi componibili che possono raggiungere i 6-7 m di lunghezza per 1,5-2,0 m di larghezza, per i quali Marrone ha cura di tutti gli aspetti sia dal punto di vista strutturale che elettronico ed impiantistico. Un valore aggiunto molto apprezzato e riconosciuto dal mercato. «Poter personalizzare con nostre produzioni le parti di cottura (un piano cottura piuttosto che un cuocipasta, un bruciatore ecc. ndr.), di riscaldo, di preparazione – sottolinea e conclude Rigolo – ripiani, cassettiere, la parte elettrica e tutto ciò inserito in un monoblocco, significa gestire ogni dettaglio alla perfezione, dalla progettazione alla realizzazione, all’assemblaggio e all’installazione finale. Aspetto che vale ed è ancor più determinante quando il nostro cliente decide di adottare parti già disponibili in commercio, quindi con la necessità di integrare tra loro elementi e componenti standard con quelli di nostra produzione». La necessità di una continuità operativa efficace e ottimizzata trova quindi nell’impiego di strumenti adeguati, come lo sono per Marrone le macchine scelte da SafanDarley distribuite da Betto Macchine, un valido alleato per vincere nuove sfide di mercato.

Con sede a Zoppola (PN), Marrone è specializzata nella progettazione e realizzazione di cucine ad alta tecnologia per ristorazione.
Con sede a Zoppola (PN), Marrone è specializzata nella progettazione e realizzazione di cucine ad alta tecnologia per ristorazione.

INNOVAZIONE E TRADIZIONE AL SERVIZIO DEGLI CHEF STELLATI DI TUTTO IL MONDO

Specializzata nella progettazione e realizzazione di cucine ad alta tecnologia per ristorazione, Marrone svolge la propria attività nell’ampio stabilimento di Zoppola (PN). Una tradizione quarantennale che nel 2008 ha subito una svolta decisiva con un cambio di proprietà, a favore di una crescita sostanziale sia dal punto di vista di fatturato, sia di organico che di mercati serviti. «In soli 7 anni – conferma Armando Pujatti – grazie a mirate strategie, in un periodo non così brillante del mercato globale, siamo passati in pochi anni da circa 3milioni di euro di fatturato, agli attuali 11 milioni, quindi più che triplicato».  Hotel, ristoranti, ma anche abitazioni private di tutto il mondo si rivolgono a questa azienda che ha saputo coniugare artigianalità e innovazione, riuscendo a soddisfare con un “vestito su misura” e assolutamente personalizzato chef stellati di tutto il mondo. «Giappone, Australia, Cina, Dubai, tanto per citarne alcuni – prosegue Pujatti – denotano una geografia distribuita a livello globale verso la quale ci rivolgiamo concretizzando ricerca, sviluppo e innovazione continua, interamente made-in-Italy». Referenze importanti che riguardano anche l’Italia e la più vicina Europa dove si intercettano le esigenze più diverse per giungere alla realizzazione di monoblocchi di cottura unici e irripetibili al servizio degli chef stellati di tutto il mondo. «Monoblocchi – aggiunge e conclude Pujatti – dei quali deteniamo un know-how totale grazie a un ufficio tecnico capace di dominare, gestire e realizzare tutto il ciclo di sviluppo di prodotto in co-design con il cliente: dal design alla trasformazione della lamiera, dalla parte elettrica, elettronica e tutta la parte impiantistica che ne compete». Alla base di questa vision una qualità senza compromessi per mantenere un elevato livello di competitività che permetta la migliore differenziazione sul mercato e, soprattutto, a favore di una continuità di crescita che possa replicare quanto già fatto in questi ultimi anni.

Da quasi 40 anni al servizio della lavorazione della lamiera

Fondata nel 1978 dall’attuale amministratore Antonio Betto, Betto Macchine di Rubano (PD) opera da quasi 40 anni nel settore delle macchine utensili per la lavorazione della lamiera. Grazie a un’area espositiva di circa 1.000 mq e uno show-room permanente di altri 500, si propone quale valido interlocutore non solo per la fornitura di nuove macchine, ma anche di una vasta gamma di impianti usati garantiti. Tempestività, professionalità e puntualità sono i tre aspetti essenziali del servizio che l’azienda è in grado di offrire e che si traduce in un concreto e continuo rapporto di collaborazione coipropri clienti. Rapporto garantito da uno staff costantemente aggiornato sul piano tecnologico, composto dai tecnici e venditori preparati a seguire il cliente dalla consulenza progettuale all’assistenza post-vendita. Come nel caso di Marrone di Zoppola (PN) che ha trovato in Betto Macchine un partner in grado di soddisfare precise esigenze attraverso la fornitura di macchine SafanDarley aderenti alle specifiche necessità. Marchio globale di macchine per la lavorazione della lamiera e nato dalla fusione di Safan e Darley, SafanDarley offre soluzioni innovative per ogni tipo di lavorazione, proponendo rivoluzionarie applicazioni elettroniche o comprovate tecnologie idrauliche. Queste innovazioni rappresentanti un progresso in costante aggiornamento si traducono in conquiste importanti tra cui la realizzazione della prima pressa piegatrice servo-idraulica (avvenuta nel 1980), la prima pressa piegatrice servo-elettronica (nel 1995), la prima cesoia a ghigliottina ibrida (nel 1999) e la prima pressa piegatrice 100% elettronica (nel 2004), come quella acquisita proprio dalla Marrone di Zoppola (PN).

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